Magazine Alternativa A Numero 4
Anno 2023
Ricordo di Giannino Piana
12 Settembre 2023

Perché ricordo significa “riportare al cuore”

Qui, nelle pagine del primo articolo della sezione “riflessioni analisi commenti”, in questo spazio ha scritto Giannino Piana, accompagnando fino alla scorsa estate questa nuova rivista. Questo spazio che è stato suo fin dal suo primo articolo, perché qui ci è parso giusto collocarlo ogni volta che ci consegnava le sue riflessioni, le sue analisi, i suoi commenti. Qui vogliamo ricordarlo.

Era per me una conoscenza risalente a tempi lontani, ma le occasioni di incontro si erano intensificate nei lunghi anni delle serate del “Centro Natale Menotti” a Verbania, di cui è stato una costante presenza. Quando è nata questa rivista, sapevo che le sue condizioni di salute erano diventate precarie, già da un po’ non veniva a Verbania, ma che scriveva ancora tanto, libri, riviste. Avevo chiesto a Piergiorgio che lo sentiva di frequente: “secondo te, posso proporgli di scrivere qualcosa per noi?”. Gli ho spedito una copia del primo numero, poi l’ho chiamato, la consueta affettuosa disponibilità: ha voluto sapere, ne abbiamo parlato un po’, ha dato qualche suggerimento, ci ha incoraggiato, poi, quasi anticipando la mia esitante domanda, con semplicità ha concluso: “se pensi che possa esservi utile, finché ci riesco, lo faccio volentieri”.

Qualche volta capita di dover pregare qualcuno, di dover insistere; Giannino no, “se pensi che possa esservi utile, finchè ci riesco, lo faccio volentieri”.

Avendoci un po’ a che fare, ci si dimenticava, o passava in secondo piano chi era Giannino Piana. “Un protagonista della teologia morale italiana” scrive Alberto Melloni, “un teologo impegnato e stimato in tutta Italia. Senza dubbio (…) un protagonista di prima grandezza nello sviluppo della teologia morale in Italia” scrive Pier Davide Guenzi[1]; uno studioso e un cattedrattico di etica cui una decina di colleghi, in occasione dei suoi ottant’anni, ha dedicato un denso volume[2].

Ma, soprattutto come scrive Piergiorgio Menotti nell’articolo che segue, un “Maestro di vita”, capace di porre sensibilità e cultura nell’affrontare questioni tutt’altro che avulse dalla realtà, “temi che riguardano concretamente la vita e la morte delle persone, la famiglia e l’individuo, i diritti e i doveri sociali e quelli civili. Temi sui quali è facile scivolare nelle opposte derive del moralismo che incatena e del lassismo che rompe ogni legame. In questo groviglio di questioni la presenza e la forza mite di Giannino Piana è stata un punto di riferimento solido e rasserenante”[3].

Ci si dimenticava chi era perché lui lo faceva dimenticare, con quel suo rapportarsi alle persone con cordiale semplicità, con gentilezza e disponibilità. “Era una persona amabile, umanamente e spiritualmente armonica, non orientata soltanto allo studio e alla vita intellettuale, ma aperta nei confronti degli altri; un uomo “sereno e che genera serenità” (come qualcuno l’ha definito), che ha alimentato e si è nutrito di incontri umani arricchenti e fecondi” scrive Franco Garelli[4].

Non era possibile sbagliarsi quando i suoi articoli ci arrivavano, sempre il primo nella consegna, pochi giorni dopo la telefonata in cui si era concordato il tema. Ci si scherzava su, “sempre primo!”, con i solleciti che ogni volta ci son da fare ai ritardatari, “ma io sono veloce a scrivere” si scherniva lui. Non era invece possibile dimenticare chi era quando leggevamo quelle pagine in cui essenzialità e  nitore sostenevano la lineare chiarezza del ragionamento, dove ogni trattazione era sempre limpidamente e pacatamente svolta, mai pedante o leziosa, dove sempre emergeva l’abitudine a farsi ben intendere, a non velare e a non forzare, ma sempre ad argomentare e pazientemente spiegare[5].

Ci manca e ci mancherà quella voce, quella presenza tanto discreta quanto pervasiva, quella sapienza tanto intrisa di umanità. Come sempre, tanto è ciò che la morte porta via, ma quello di Giannino Piana è uno di quei casi in cui è molto di più quello che resta.


[1] Entrambe le citazioni in Rassegna Stampa del 15.10.2023 a cura dell’Associazione  Culturale “don G. Giacomini” –

[2] P. Bonati, F. Compagnoni (a cura di), Un’etica per tempi incerti – Giannino Piana, teologo italiano, postfazione di G. Ravasi, Cittadella Editrice, Assisi, 2021.

[3] Nota redazionale di Rocca, n. 21-2023.

[4] Ibidem.

[5] L’articolo “Il disagio giovanile e la crisi dei valori”, pubblicato sullo scorso numero di ‘Alternativa’ e riproposto nel numero di novembre di ‘Rocca’, è l’ultimo articolo scritto da Giannino Piana.

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