Fondazione Giovani VCO nasce da un progetto di Fondazione Comunitaria del VCO Ente Filantropico, ispirato al modello della Youth Bank.
Tra gli scopi della Fondazione Giovani VCO vi è quello di promuovere l’attivazione civica delle nuove generazioni all’interno della comunità locale e delle istituzioni.
A un anno dalla sua nascita si sono già raccolti i primi significativi risultati: la promozione di un primo bando erogativo e la deliberazione dei relativi contributi; la creazione di un’immagine coordinata rappresentativa di questo programma.
Abbiamo affidato ai componenti di questo primo gruppo il racconto dell’esperienza fatta e degli obiettivi raggiunti.
Chi siamo?
Siamo un gruppo di dodici ragazzi e ragazze provenienti da diversi istituti del Verbano-Cusio-Ossola (Rosmini International Campus, Cobianchi, Cavalieri, Maggia, Fobelli, Dalla Chiesa, Spezia, Ferrini-Franzosini, Alberghiero Rosmini) che sono stati selezionati per questa nuova esperienza.
Ci chiamiamo Andrea Collu, Giorgia Gruppioni, Chiara Volanti, Cecilia Petrizzi, Altisa Osmani, Andrea Testore, Alice Ronzio, Asja Caretti, Edoardo Fanucchi, Simone Lecchi, Tommaso Vicini e Aurora Pensa.
Cosa rappresenta il nostro logo?
Asja Caretti – Abbiamo creato un logo, che unisse tutte le nostre diverse idee, cercando di congiungere l’aspetto estetico con un messaggio da trasmettere. La decisione di utilizzare il blu si ispira ai colori Fondazione Comunitaria del VCO, mentre la scelta dell‘ocra nasce dal senso di vitalità e dall’energia che rappresentiamo di noi giovani.
Nel logo sono raffigurate due persone, una più grande e una più piccola che si congiungono in quello che può essere visto come un abbraccio oppure un momento di aiuto in cui il più grande, quello blu, sorregge quello più piccolo, ocra, come una madre fa con il suo bambino. L’unione delle due persone va a formare un cuore, chiaro simbolo di amore, carità, dono.
Cos’è per noi giovani il Terzo settore?
Edoardo Fanucchi – Innanzi tutto non è solo un lavoro, ma è anche, e soprattutto, la possibilità che abbiamo per aiutare la comunità alla quale apparteniamo, per ricambiare tutto quello che essa ci dà. Fondazione Giovani VCO è per noi anche un’esperienza di vita che in un modo o nell’altro ci plasma, dandoci nuove competenze e conoscenze spendibili nel nostro futuro sia lavorativo che personale.
Com’è stato interfacciarsi con la Fondazione Comunitaria del VCO?
Altisa Osmani – Stimolante. Ho trovato un ambiente aperto e collaborativo, con una vera volontà di ascoltare le voci di noi giovani e lavorare insieme. Essere parte di un gruppo unito da un obiettivo comune è stato gratificante. L’esperienza è stata estremamente positiva per me, e mi ha dato la convinzione che insieme possiamo davvero fare grandi cose per la nostra comunità. Sono grata per l’opportunità di essere stata coinvolta in questo importante lavoro e non vedo l’ora di vedere quali altre opportunità di crescita e cambiamento ci aspettano nel futuro.
Come si è svolto il lavoro di Fondazione Giovani VCO e che cosa abbiamo fatto nei nostri incontri?
Alice Ronzio – I primi incontri sono stati di taglio formativo; si sono incentrati principalmente sulle conoscenze base del Terzo settore e del mondo no profit e sono stati molto utili.
Successivamente abbiamo lavorato alla creazione del Bando 2023-2024 e ci siamo focalizzati su quello sino alla fine del progetto. Tale concentrazione ci ha permesso di raggiungere gli straordinari risultati che abbiamo ottenuto e dei quali siamo assolutamente fieri. 31 candidature ricevute, di cui 21 finanziate per un totale di € 52.000.
Chiara Volanti Un percorso parallelo importante è stato anche quello dedicato alla comunicazione, in prima battuta infatti ci siamo occupati di pianificare azioni mirate alla diffusione del bando, mentre una volta chiuse le candidature, analizzato le proposte e scelti i progetti da finanziare, abbiamo provveduto alla diffusione mediatica del nostro lavoro. Abbiamo realizzato dei comunicati stampa e degli articoli web sul sito di Fondazione Comunitaria VCO; aperto una pagina Instagram, che abbiamo tenuto continuamente aggiornata, registrato due interviste con la televisione locale e organizzato una conferenza stampa, svoltasi alla Casa della Resistenza di Fondotoce lo scoro 20 aprile 2024.
Insomma, c’è stato un grande lavoro dietro, ma ne è valsa sicuramente la pena.
Com’è stato gestire il lavoro e il gruppo?
Andrea Collu – Come tutti i progetti PCTO ha richiesto tempo e lavoro anche in orario extra scolastico, ma non ha limitato minimamente il mio anno scolastico, con un po’ di ordine sono riuscito a recuperare le lezioni perse e a lavorare al meglio con i miei compagni.
Quali competenze sentiamo di aver acquisito?
Cecilia Petrizzi – Questa esperienza è stata importante sia individualmente, in quanto mi ha portata all’acquisizione di nuove competenze – come lavorare in gruppo, ascoltare gli altri, condividere idee e pareri diversi – sia da un punto di vista professionale, in quanto mi ha aperto all’idea di un lavoro che non conoscevo: la progettazione sociale, molto stimolante e che da l’opportunità di mettersi in gioco rispetto ai bisogni della nostra comunità e alle possibili azioni da attuare per apportare cambiamenti concreti.
Com’è stato partecipare e lavorare in gruppo?
Tommaso Vicini – Personalmente mi sono trovato molto bene, perché, fin da subito, abbiamo creato un bel legame e ci siamo sentiti parte di un gruppo molto coeso, con la voglia di lavorare e di metterci in gioco. Mi sono interfacciato con nuove persone che sono state in grado di mostrarmi un nuovo punto di vista e di conseguenza la condivisione di idee, a volte anche completamente diverse, ci ha portato a conseguire obiettivi che da solo non avrei mai raggiunto.
Simone Lecchi – Per me è stata un’esperienza unica, ho conosciuto persone simpatiche e ho imparato molto e cose nuove, anche divertendomi.
Come abbiamo trovato in termini più ampi il progetto Fondazione Giovani del VCO?
Aurora Pensa – È stata, in generale, un’esperienza molto stimolante, sia perché mi ha permesso di incontrare e creare legami con ragazzi diversi, che non conoscevo, e con i quali mi sto interfacciando e scambiando idee e visioni su tematiche per noi importanti, sia perché mi ha consentito di venire in contatto con il mondo del Terzo settore e capire che anche noi giovani possiamo avere un ruolo nella comunità e attivare dei processi di cambiamento, perché rappresentiamo il futuro.
Come vediamo il nostro futuro in Fondazione Giovani VCO?
Andrea Testore – Sicuramente l’esperienza in Fondazione Giovani VCO è stata estremamente positiva, sia dal punto di vista degli obiettivi raggiunti, sia da quello dell’esperienza di lavoro all’interno del gruppo, di conseguenza sono certo che se ci saranno altre occasioni per rendermi utile per la Fondazione non mi tirerò indietro.
Diario di Bordo è la Newsletter periodica di Alternativa A… in cui è possibile approfondire e analizzare le tematiche relative all’associazionismo provinciale, le ultime notizie e le anteprime.
© Alternativa A • Casa Don Gianni | Via dell’Artigianato, 13 | 28845 | P.Iva 00984480038 | alternativa-a@legalmail.it | Domodossola (VB) | Privacy Policy | Cookie Policy