Il periodo esaminato è stato un tempo di grandi cambiamenti sociali con la fine del secondo millennio e l’inizio del terzo, con la nuova moneta unica europea.
Anche nel nostro piccolo si è trattato di anni con cambiamenti significativi.
Nonostante nel 1999 vi sia stata l’inaugurazione della nuova sede in via Bianchi Novello per il Progetto Giovani a Villadossola e nonostante si parli di rifondazione dei Progetti Giovani l’associazione sta mutando gli orientamenti e le linee di indirizzo operative.
A posteriori si può leggere il cambiamento in atto e definire questi anni come quelli di una evoluzione in atto.
Allora non era ancora così chiaro perché i progetti giovani sembrano ancora vivi e l’inaugurazione a Villa di una sede propria e autonoma, concessa dall’amministrazione comunale, sembrava dare vigore all’iniziativa.
Il 1999 è ancora l’anno di una forte attenzione al problema “Aids” con l’impegno per la ricorrenza della giornata mondiale per la lotta alla malattia e per l’impegno e l’attenzione dell’Associazione a tale problema. Vengono, tra l’altro, istituite borse lavoro per sieropositivi.
Il 2000 è l’anno dell’inaugurazione di “Casa don Gianni” con la presenza del Vescovo Corti.
Il 2001 è l’anno della svolta (con il senno di poi) : c’è l’apertura del “Centro per la Famiglia”.
L’orientamento dell’Associazione è reso evidente dagli interventi esterni di sensibilizzazione:
– Paolo Crepet è a Villa il 4 aprile a parlare della condizione giovanile
– Gustavo Charmet il 19 Maggio parla sempre a Villa su “rapporto genitori e figli dalla nascita all’adolescenza”
– Il 24 novembre sempre Charmet sarà presente a Villa a trattare il tema “Quale futuro per la famiglia? Crisi attuali e nuove tendenze”
Il convegno del 24 – 25 novembre, tenutosi a La Fabbrica di Villadossola dal titolo “La famiglia verso il futuro” rappresenta l’ufficializzazione del nuovo orientamento dell’associazione che caratterizzerà gli anni a venire e l’attuale gestione.
Un’ultima annotazione riferita al periodo: la gestione delle cooperative in quegli anni si caratterizza per una gestione in “rosa” per la contemporanea presidenza di tre donne a capo delle cooperative (Tosca al Sogno, Simonetta alla Bitta, Rosy a Casa Rosa)
L’anno 2001 è anche l’anno della nascita dell’ultima cooperativa sociale legata all’associazione: nasce Nanasthe, la nuova società per la gestione della struttura di San Marco.
Il tempo delle filiazioni dell’Associazione sembra concludersi con l’ultima nata, anche perché la realtà attuale punta più su forme solidali di aggregazione che su piccole realtà operative autonome.